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Obblighi del datore di lavoro e delega di funzioni


Obblighi del datore di lavoro e delega di funzioni

Scopri quali sono tutti gli obblighi delegabili e non delegabili del datore di lavoro, in materia di sicurezza sul lavoro, secondo il D.Lgs. 81/08 e la normativa vigente.

 

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Vediamo insieme chi è il datore di lavoro e quali sono i suoi obblighi delegabili e non delegabili, in materia di sicurezza sul lavoro.

Secondo la definizione presente nel D.Lgs. 81/08 - Art. 2 - per datore di lavoro si intende:

il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.

 

Inoltre, nello svolgimento della specifica attività professionale, Il datore di lavoro deve adoperarsi per garantire la massima sicurezza tecnologicamente possibile - Art. 2087 del Codice Civile - adottando tutte le misure dettate da:

  • peculiarità del lavoro, in base alla quale devono essere individuati i rischi specifici;

  • esperienza, in base alla quale dovrà saper prevedere le conseguenze dannose sulla base di eventi già verificatisi;

  • tecnica, in base alle nuove conoscenze in materia di sicurezza messe a disposizione dal progresso tecnico-scientifico.

 

Gli adempimenti obbligatori assegnati al datore di lavoro dal D.Lgs. 81/08 sono diversi.

Riguardano ogni aspetto della sicurezza aziendale, come:

 

Più nello specifico, gli obblighi del datore di lavoro si dividono in due tipologie:

  • obblighi non delegabili - Articolo 17 del D.Lgs. 81/08;

  • obblighi delegabili - Articolo 18 del D.Lgs. 81/08.

 

Quali sono gli obblighi non delegabili?

Per obblighi non delegabili si intendono quelli che il datore deve rispettare in prima persona, e che non possono essere affidati a nessun’altra figura interna o esterna all’azienda.

In base a quanto previsto dal Testo Unico della Sicurezza - Articolo 17 - gli obblighi indelegabili del datore di lavoro sono due:

  1. la valutazione di tutti i rischi e la conseguente elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi - DVR - previsto dall’articolo 28;

  2. la nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi - RSPP.

 

Per quanto riguarda il primo punto, il datore può e deve avvalersi della collaborazione del RSPP, del medico competente e di eventuali consulenti esterni, con maggiore esperienza specifica nell’individuazione dei rischi.

In ogni caso, l’obbligo e le responsabilità che ne derivano ricadono esclusivamente sul datore di lavoro.

Ti proponiamo un breve video di spiegazione su questo argomento.

 

 

 

La delega di funzioni da parte del datore di lavoro

La delega di funzioni - Articolo 16 D. Lgs 81/08 - dove non espressamente esclusa, è consentita in presenza delle seguenti condizioni:

  1. deve risultare da atto scritto recante data certa;

  2. il delegato deve possedere tutti i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate;

  3. deve attribuire al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate;

  4. deve attribuire al delegato l’autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate;

  5. deve essere accettata dal delegato per iscritto.

 

In ogni caso, ti ricordiamo che il datore di lavoro rimane comunque responsabile dell'adempimento degli obblighi delegati ad una terza persona.

 

Quali sono gli obblighi delegabili del datore di lavoro?

La delega descritta al paragrafo precedente può essere applicata agli obblighi previsti dall’articolo 18 del D.Lgs. 81/08. Inoltre, questi sono obblighi in comune a quelli del Dirigente per la sicurezza sul lavoro.

Di conseguenza, ecco la lista di sintesi degli obblighi del datore di lavoro delegabili a terzi.

  • Nominare il medico competente per attuare la sorveglianza sanitaria, nei casi previsti dalla normativa e quando richiesto dalla valutazione dei rischi.

  • Designare i lavoratori addetti alla gestione delle emergenze, ossia gli addetti antincendio e gli addetti al primo soccorso.

  • Individuare il preposto alla sicurezza, o i preposti, a cui demandare l'attività di vigilanza e sorveglianza dei lavoratori - Articolo 19.

  • Affidare compiti e mansioni ai lavoratori, tenendo conto delle capacità e condizioni degli stessi, in funzione della salvaguardia della loro salute e sicurezza.

  • Fornire i Dispositivi di Protezione Individuale - DPI - ai lavoratori, dopo essersi confrontato con RSPP e medico competente.

  • Limitare l'accesso alle zone esposte a rischio alto, grave e specifico, solo ai lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni, formazione e addestramento.

  • Richiedere l'osservanza da parte dei lavoratori delle norme in vigore e di tutte le misure messe in atto dall’azienda in materia di sicurezza sul lavoro, e vigilare sull’osservanza stessa.

  • Inviare i lavoratori alla visita medica in conformità con le scadenze previste dal programma di sorveglianza sanitaria, richiedendo al medico competente l'osservanza degli obblighi a suo carico previsti dalle norme.

  • Adottare le misure necessarie alla gestione delle emergenze, dando istruzioni ai lavoratori affinché abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa, se dovessero trovarsi in queste situazioni.

  • Adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento dei lavoratori - Articoli 36 e 37.

  • Informare i lavoratori esposti ad un rischio grave ed immediato sulla natura del rischio stesso, e sulle disposizioni in materia di protezione.

  • Non chiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività quando persiste un pericolo grave e immediato, salvo eccezioni motivate da esigenze di tutela della salute e sicurezza.

  • Consentire al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza - RLS - di verificare l’applicazione delle misure di sicurezza e protezione previste, a nome di tutti i lavoratori.

  • Consegnare tempestivamente copia del DVR al RLS.

  • Elaborare il DUVRI in presenza di rischi da interferenza.

  • Assicurarsi che le misure tecniche adottate non comportino rischi per la popolazione o l'ambiente circostante, verificando periodicamente l'assenza di rischi.

  • Comunicare in via telematica all'INAIL i dati e le informazioni relativi agli infortuni sul lavoro che causano assenze superiori ad un giorno.

  • Consultare il RLS nelle ipotesi previste dalla normativa - descritti nel paragrafo successivo.

  • Adottare misure di prevenzione incendi e di evacuazione dei luoghi di lavoro adeguate, e commisurate al livello di rischio aziendale.

  • In caso di attività in appalto o subappalto, fornire ai lavoratori un’opportuna tessera di riconoscimento.

  • Convocare la riunione periodica per la sicurezza, nelle unità produttive con più di 15 lavoratori.

  • Aggiornare costantemente le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi rilevanti, e in base all'evoluzione tecnica.

  • Comunicare annualmente all'INAIL i nominativi dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.

  • Vigilare affinché i lavoratori che hanno obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti a mansioni esposte a rischio specifico, senza aver ricevuto il giudizio di idoneità previsto.

 

Datore di Lavoro con RLS in azienda

 

Ulteriori obblighi del datore di lavoro nei confronti del RLS

Come accennato nel paragrafo precedente, il datore di lavoro ha l’obbligo di consultare preventivamente e tempestivamente il RLS - Articolo 50 - nei seguenti casi:

  • valutazione dei rischi;

  • nomine di RSPP, ASPP, addetti al primo soccorso, addetti antincendio, e addetti alle emergenze.

  • per tutto quello che riguarda la formazione obbligatoria dei lavoratori - Articolo 37.

 

Inoltre lo stesso articolo, elencando le attribuzioni del RLS, specifica che il datore di lavoro deve garantirgli:

  • accesso completo alla documentazione della sicurezza sul lavoro, compresa una copia del DVR;

  • adeguata formazione, come descritto sopra;

  • di essere convocato in occasione della riunione periodica;

  • il tempo necessario per lo svolgimento dei suoi compiti senza perdita di retribuzione;

  • mezzi e spazi necessari per il corretto ed efficace svolgimento dei suoi compiti;

  • l'applicazione delle tutele previste dalla legge per le rappresentanze sindacali, per evitare pregiudizi a causa dello svolgimento dei suoi compiti.

 

 

Ora che sai quali sono gli adempimenti obbligatori delegabili e non delegabili del datore di lavoro, non resta che metterti in regola.

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