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Macchine operatrici - Tutti i requisiti per la sicurezza sul lavoro


Macchine operatrici - Tutti i requisiti per la sicurezza sul lavoro

Cosa prevede la normativa per la sicurezza sul lavoro per la conduzione delle macchine operatrici? Scopri quali sono le tipologie, i requisiti e i DPI necessari quando lavori con questi macchinari.


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L'utilizzo di una macchina operatrice non è una questione banale. Sono molti i fattori che possono causare incidenti e infortuni, non ultima la mancanza di esperienza o di conoscenze su come far funzionare la macchina. 

In questo articolo spiegheremo quali sono i requisiti per l'utilizzo di una macchina e quali sono le misure di sicurezza da adottare.

 

Differenza tra macchine operatrici e macchine motrici

Macchine operatrici e macchine motrici sono termini utilizzati per differenziare le attrezzature che spostano il carico da quelle che lo sollevano, lo abbassano, lo spingono o lo tirano. Ad esempio:

  • un carrello elevatore è una macchina operatrice perché sposta il materiale muovendosi da solo;

  • un escavatore è una macchina operatrice perché solleva, abbassa, spinge o tira il materiale con il suo braccio.

 

Entrambi i tipi di macchine richiedono una formazione e una certificazione specifiche per poterle utilizzare in sicurezza sul cantiere o sul posto di lavoro.

 

Cosa sono le macchine operatrici?

Le macchine operatrici sono apparecchiature utilizzate a fini produttivi. Vengono anche generalmente chiamate “macchinari” e possono essere definite come dispositivi che eseguono lavori su materiali o altri dispositivi per mezzo di parti in movimento.

Le macchine operatrici sono utilizzate in un'ampia gamma di settori, tra cui quello manifatturiero, edile e agricolo. Comprendono ad esempio trattori, gru, carrelli elevatori, escavatori e piattaforme aeree.

 

Secondo l’Articolo 58 del Codice della Strada, le macchine operatrici sono macchine destinate ad operare su strada o nei cantieri, che possono essere equipaggiate con speciali attrezzature. 

In quanto veicoli possono circolare su strada per il proprio trasferimento e per lo spostamento di cose connesse con il ciclo operativo della macchina stessa o del cantiere, nei limiti e con le modalità stabilite dal regolamento di esecuzione.

 

Quali tipologie esistono?

Alcune tipologie di macchine operatrici possono essere: semoventi o trainate, a ruote o a cingoli.

Le macchine operatrici semoventi sono quei veicoli che “si muovono da sé”. Ad esempio veicoli per l’edilizia, per i lavori sul manto stradale, per l’agricoltura, o per qualsiasi altra operazione in cui sono richiesti. Ovviamente esistono diversi modelli, con differenti funzionalità e mansioni.

Autogru e trattori agricoli o forestali sono esempi di macchine operatrici semoventi.

 

Le macchine operatrici trainate, invece, sono prive di motore proprio e si agganciano ad una macchina semovente. Ne sono quindi un esempio i rimorchi, gli spargisementi o gli spandiconcime.

Inoltre, un’altra differenza è data dalla modalità con cui possono muoversi le macchine, per cui possono essere gommate o a cingoli. Questa caratteristica incide sulla possibilità di utilizzarle su un manto stradale o terreno piuttosto che su un altro. Vale ad esempio per i trattori, per gli spazzaneve e per gli escavatori.

 

Infine, le macchine operatrici eccezionali sono quelle che superano i limiti di sagoma e di massa previsti per i motoveicoli. Come spiegato nei paragrafi successivi, questa caratteristica incide sul tipo di patente richiesta per poter guidare il macchinario.

 

 

Cosa prevede la normativa per le macchine operatrici sul posto di lavoro?

Le norme della sicurezza sul lavoro definiscono una serie di requisiti e regole a cui attenersi per lavorare con macchinari e macchine operative. 

Queste includono:

  • la velocità massima a cui una macchina può funzionare e il tipo di protezione da indossare quando la si utilizza. Ciò dipende dalla velocità del movimento e dalla parte del corpo che può essere colpita se qualcosa va storto nel suo funzionamento. Esistono anche regole sul tempo di riposo che deve trascorrere tra un turno e l'altro su questo tipo di macchinari: se lavorate con macchinari pericolosi, il datore di lavoro deve assicurarsi che i lavoratori conoscano queste regole prima di farle utilizzare.

  • quanto tempo i lavoratori devono assentarsi dal lavoro dopo un infortunio causato dall'utilizzo di un macchinario.

  • che tipo di formazione è necessaria per gli operatori quando si tratta di utilizzare queste macchine in modo sicuro. 

 

L’art. 73 del Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro - D.Lgs 81/08 - stabilisce che “il datore di lavoro provvede affinché, per ogni attrezzatura di lavoro messa a disposizione, i lavoratori incaricati dell’uso dispongano di ogni necessaria informazione e istruzione, e ricevano una formazione e un addestramento adeguati”.

Per l’individuazione delle attrezzature di lavoro, Il D.Lgs 81/08 rimanda all’Allegato A dell’Accordo Stato-Regioni del 22 Febbraio 2012 che stabilisce il possesso per ogni addetto alla loro conduzione, dei seguenti patentini.

 

L ’Accordo inoltre, in funzione di ogni macchina da lavoro, stabilisce i contenuti minimi, la durata e le modalità di erogazione del corso per ottenere il patentino.

Quanto decretato in sede di Conferenza Stato-Regioni per gli operatori macchine, va ad integrare - e non a sostituire - l’obbligo di informazione e formazione dei lavoratori già a carico del Datore di Lavoro - artt. 36 e 37 D. Lgs 8108.

 

Quali DPI devono essere utilizzati dagli operatori delle macchine

Con le macchine operatrici si consiglia di utilizzare sempre idonei abiti da lavoro evitando qualsiasi indumento non aderente al corpo.

In base alle operazioni da svolgere e alle lavorazioni, può essere indispensabile utilizzare alcuni Dispositivi di Protezione Individuale quali: 

  • guanti per proteggere le mani;

  • cuffie, inserti auricolari, e tappi per proteggere dai pericoli acustici;

  • elmetti per il sollevamento dei carichi;

  • scarpe antiscivolo adatte alla guida e scarpe con puntale d’acciaio per la movimentazione dei carichi;

  • maschera antipolvere, nei casi in cui l’operazione lo richieda.

 

Inoltre, nei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in officina meccanica o attività simili, devono essere utilizzati i seguenti Dispositivi di Protezione Individuale:

  • occhiali o visiere per la protezione di schegge o oggetti – EN 166/4;

  • maschere o occhiali per la saldatura ad arco – EN 166, EN 169, EN 175;

  • guanti di sicurezza in cuoio per proteggere da perforazioni, tagli, ustioni – UNI EN 388, UNI EN 407;

  • grembiuli in cuoio rinforzato o similari per proteggere da pericoli come calore da contatto e fiamme - EN 407.

 

 

Che tipo di formazione serve per l'utilizzo di macchine operatrici?

La formazione deve essere impartita da una persona qualificata e deve essere fornita dal datore di lavoro. Deve essere svolta prima dell'utilizzo della macchina e differenziata per ogni macchina o tipo di macchina - ad esempio, carrelli elevatori e gru.

Deve essere erogata per tutte le persone che operano con il macchinario, ne effettuano la manutenzione o la riparazione.

La formazione richiesta per l'utilizzo di questi macchinari è molto più rigorosa di quella necessaria per guidare un'auto o un camion. 

Ad esempio, gli operatori devono seguire una formazione approfondita su come utilizzare al meglio le attrezzature in modo sicuro, ponendo l'accento sulla capacità di identificare i potenziali pericoli prima che si verifichino.

 

Cosa serve per condurre le macchine operatrici

Per i motivi sopra descritti è strettamente necessario svolgere la formazione specifica per ottenere l’abilitazione e il patentino per la conduzione delle diverse macchine operatrici.

Abbiamo già trattato questo argomento in un nostro articolo di approfondimento per le macchine operatrici e per le macchine agricole, ma trovi la lista dei patentini suddivisi per le diverse macchine anche nei paragrafi precedenti, riguardanti la normativa prevista per la sicurezza sul lavoro.

 

Che patente ci vuole per guidarle?

Con Circolare n. 4857 del 22 Febbraio 2013 “Categorie di patenti richieste per la guida di macchine agricole ed operatrici” il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiarito che è necessaria:

  • Patente A1 quando le macchine agricole non superano i limiti di sagoma e di peso stabiliti dall’art. 53 del Codice della Strada - 1.60 m. di larghezza, 4 m. di lunghezza e 2.5 m. di altezza, con una massa complessiva a carico pieno di 2.5 tonnellate - e non superino la velocità di 40 KM/h.

  • Patente B se le macchine superano i limiti sopra descritti.

 

Per le macchine operatrici, escluse quelle alimentate a vapore, è richiesta almeno:

  • Patente B ad eccezione di quelle di dimensioni eccezionali;

  • Patente C1 quando si tratta di macchine operatrici eccezionali.

 

Ti ricordiamo che la guida senza patente di macchine agricole o di macchine operatrici è sanzionata penalmente dall’articolo 116/15 del Codice della Strada per espressa previsione dell’articolo 124 dello stesso Codice.

 

Conclusioni

La sicurezza dei lavoratori è sempre una priorità, ma è particolarmente importante quando si utilizzano attrezzature che, se non utilizzate correttamente, possono causare lesioni gravi o morte.

La chiave per prevenire questi incidenti è garantire che tutti i dipendenti siano adeguatamente formati e supervisionati durante i loro turni di lavoro. Inoltre, è importante che i datori di lavoro controllino l'uso dei macchinari da parte dei loro dipendenti per assicurarsi che operino secondo le linee guida di sicurezza.

Se non lo hai ancora fatto, visita la nostra pagina sulla formazione specifica necessaria per ottenere il patentino per la conduzione delle macchine operatrici.


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