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Normativa antincendio: leggi, regolamenti e norme UNI per la sicurezza


Normativa antincendio: leggi, regolamenti e norme UNI per la sicurezza

Quali sono le principali normative antincendio, i decreti ministeriali e le norme UNI per garantire sicurezza in aziende, edifici pubblici e condomini.




La normativa antincendio comprende leggi, regolamenti e Standard tecnici che servono a prevenire gli incendi e a proteggere la sicurezza delle persone e degli edifici.

Si applica a tutti i contesti - aziende, uffici, scuole, ospedali e abitazioni - e serve a ridurre il rischio di incidenti e danni materiali.

In Italia il quadro legislativo è in costante aggiornamento, per rispondere all’evoluzione tecnologica, alle nuove modalità costruttive e agli standard europei di sicurezza.

Conoscere e applicare correttamente queste regole è fondamentale per tutelare la vita delle persone, ridurre i danni materiali e garantire la piena conformità alle disposizioni di legge.

Vediamo quali sono le principali normative antincendio, come si applicano nei diversi contesti, e quali obblighi spettano ad aziende, enti pubblici e privati cittadini.

 

Quali sono le normative antincendio

Le norme antincendio definiscono misure preventive e protettive contro gli incendi. 

Si applicano a edifici pubblici, condomini, stabilimenti industriali e uffici, e servono a ridurre il rischio di incendio, garantendo la sicurezza di chi vi lavora o vi abita.

Di seguito elenchiamo le principali.

  • D.Lgs. 81/08 – Il “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”. Include regole precise per la prevenzione incendi nei luoghi di lavoro.

  • D.P.R. 151/2011 – Stabilisce quali attività sono soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco, e le procedure per la progettazione e approvazione dei sistemi di sicurezza.

  • D.M. 3 Agosto 2015 – Conosciuto come Codice di prevenzione incendi, fornisce linee guida per progettare e gestire la sicurezza antincendio nelle diverse attività.

A queste si aggiungono le norme tecniche UNI, che specificano i requisiti progettuali e operativi degli impianti antincendio.

  • UNI 9795 - definisce i requisiti dei sistemi di rivelazione e allarme incendio.
    Per approfondire l’argomento, è disponibile un interessante webinar dedicato alla norma, realizzato da UNI – Ente Italiano di Normazione, che illustra le principali indicazioni pratiche.

  • UNI 11224 - disciplina le caratteristiche e la manutenzione degli estintori portatili.

  • UNI 10779 e UNI 9494-3 - definiscono gli standard per l’installazione e la gestione di impianti di spegnimento automatici e sistemi di rilevazione fumo - come sprinkler, gas estinguente.

 

Il rispetto di queste norme è obbligatorio sia in fase di progettazione che durante la manutenzione ordinaria, per assicurare che gli impianti restino efficienti e conformi alla legge.

 

Cosa dice il DPR 151/2011

Il DPR 151/2011 è una delle normative più importanti in materia di prevenzione incendi.

Stabilisce quali attività sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte dei Vigili del Fuoco, e le suddivide in tre categorie di rischio, in base alla complessità e al livello di pericolo.

Tra le attività soggette a questo regolamento rientrano, ad esempio:

  • stabilimenti industriali e depositi di materiali infiammabili

  • autorimesse oltre i 300 m²

  • scuole con oltre 100 persone presenti

  • ospedali, alberghi e strutture ricettive

  • edifici pubblici di grandi dimensioni.

L’elenco completo delle attività soggette ai controlli è riportato nell’Allegato I, che specifica nel dettaglio le tipologie e le soglie di riferimento.

Prima di avviare l’attività, il progetto di prevenzione incendi deve essere presentato al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco per la valutazione e l’approvazione. Questo passaggio serve a verificare che la struttura rispetti tutti irequisiti di sicurezza previsti dalla normativa vigente.

Per le attività elencate è inoltre obbligatorio ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi - CPI, un documento ufficiale rilasciato dai Vigili del Fuoco che attesta la conformità dell’edificio alle norme antincendio.

Il CPI ha validità nel tempo solo se vengono mantenute le condizioni di sicurezza dichiarate e se gli impianti sono sottoposti a regolare manutenzione.

 

Normativa antincendio per i luoghi di lavoro

Nei luoghi di lavoro, la sicurezza antincendio è regolata dal D.Lgs. 81/08, che impone al datore di lavoro l’obbligo di adottare misure preventive e protettive necessarie per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.

In particolare, l’Articolo 46 del decreto stabilisce che il datore di lavoro deve:

  • valutare i rischi di incendio, individuando le fonti di innesco, i materiali infiammabili e le aree critiche dell’ambiente di lavoro;

  • adottare misure di prevenzione, come l’installazione di rilevatori di fumo, impianti di spegnimento automatico e la manutenzione regolare degli impianti elettrici;

  • formare il personale, affinché tutti i lavoratori conoscano le procedure di emergenza, l’uso corretto degli estintori e le modalità di evacuazione in sicurezza.

 

È obbligatorio anche predisporre un Piano di Emergenza ed Evacuazione, che descriva in modo chiaro le vie di fuga, i punti di raccolta e i compiti assegnati ai lavoratori in caso di incendio.

Dal 2021, la gestione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro è stata aggiornata dai D.M. 1, 2 e 3 Settembre 2021, che hanno armonizzato le regole precedenti.

Questi decreti definiscono le misure minime di prevenzione incendi e stabiliscono i criteri generali per progettare, gestire e mantenere gli impianti di sicurezza.

Inoltre, regolano la formazione e l’aggiornamento degli addetti antincendio, assicurando che il personale sia sempre preparato.

L’obiettivo è rafforzare la sicurezza sul lavoro, combinando prevenzione tecnica, formazione continua e manutenzione periodica degli impianti.

 

 

Normativa antincendio per edifici pubblici

Gli edifici pubblici - come scuole, ospedali, uffici, teatri e strutture ricettive - sono soggetti a norme antincendio più rigorose rispetto agli edifici privati, a causa dell’elevato numero di persone presenti.

Ecco i principali riferimenti normativi.

  • D.M. 26 Agosto 1992 – Norme di sicurezza per l’edilizia scolastica.

  • D.M. 18 Settembre 2002 – Sicurezza antincendio nelle strutture sanitarie.

  • D.M. 9 Aprile 1994 – Regola tecnica per la costruzione e l’esercizio delle attività ricettive turistico-alberghiere.

  • D.M. 9 Marzo 2007 – Regola tecnica per le attività soggette al controllo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Secondo queste disposizioni, le strutture devono garantire i seguenti aspetti.

  1. Sistemi di allerta e evacuazione, con rilevatori di fumo e impianti di segnalazione sonora e visiva per un rapido allarme.

  2. Vie di fuga sempre accessibili e ben segnalate, libere da ostacoli anche in caso di scarsa illuminazione.

  3. Manutenzione periodica degli impianti, affidata a personale qualificato, per assicurare efficienza e sicurezza.

  4. Formazione del personale, che deve conoscere le procedure di emergenza e saper usare correttamente gli estintori.

 

Normativa antincendio per condomini

Anche i condomini devono rispettare requisiti di sicurezza antincendio, che variano in base all’altezza dell’edificio e al numero di piani.

I principali riferimenti normativi sono:

Queste norme impongono all’amministratore di condominio di adottare e mantenere le misure di prevenzione necessarie, tra cui:

  • installazione di rilevatori di fumo e sistemi di allerta nelle parti comuni;

  • manutenzione periodica di estintori e impianti antincendio;

  • vie di fuga libere e segnalate;

  • informazione ai condomini sulle procedure da seguire in caso di emergenza.

 

Per gli edifici di maggiore altezza, il condominio deve nominare un referente antincendio, incaricato di mantenere aggiornate le misure di prevenzione.

 

Normativa antincendio UNI

Le norme UNI, emesse dall’Ente Nazionale Italiano di Unificazione, definiscono gli standard tecnici per progettare, installare e mantenere gli impianti antincendio.

Questi standard servono a garantire che tutti i sistemi – dai rilevatori agli estintori – siano efficaci, sicuri e conformi alla legge.

Le norme UNI definiscono criteri chiari per:

  • la progettazione dei sistemi di allarme e rilevazione incendi;

  • l’installazione e la manutenzione degli impianti di spegnimento automatici;

  • la verifica periodica della funzionalità degli impianti.

 

Normativa sulla segnaletica antincendio

La segnaletica antincendio è fondamentale per guidare le persone in caso di emergenza, indicando in modo chiaro le uscite di emergenza, i percorsi di evacuazione e la posizione dei dispositivi di sicurezza.

Tra le principali norme di riferimento troviamo:

  • D.Lgs. 81/08 - Allegato XXV - stabilisce le regole generali per la segnaletica di sicurezza.

  • UNI EN ISO 7010:2020 - standardizza forme, colori e pittogrammi dei cartelli.

Per essere efficace, la segnaletica deve:

  • essere ben visibile e leggibile anche in condizioni di scarsa illuminazione;

  • conforme agli standard previsti dal D.Lgs. 81/08 e dalle norme UNI;

  • essere mantenuta in buono stato, sempre libera da ostacoli e chiaramente posizionata lungo i percorsi di fuga.

 

I segnali devono essere ben visibili, illuminati anche in caso di blackout e posizionati in modo da guidare rapidamente le persone verso le vie di fuga.

 

 

La normativa antincendio è un pilastro della sicurezza negli ambienti di lavoro, negli edifici pubblici e nelle abitazioni. Rispettarla significa non solo evitare sanzioni, ma soprattutto tutelare la vita delle persone.

Essere informati, aggiornare gli impianti e formare il personale sono passi fondamentali per prevenire gli incendi, e gestire in modo corretto le emergenze.

 

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