Il Blog di Impresa 8108
Rileggevo qualche giorno fa la Direttiva Europea Regulation EC 1137/2008 che, in ordine cronologico, è l’ultimo e più significativo atto legislativo in tema di sicurezza dei luoghi di lavoro, emanato dall’Unione Europea al termine di un percorso di indirizzo normativo iniziato nel 1989.
Come tutte le Direttive che nascono in Europa, sta poi ai diversi Paesi Membri, recepiti gli indirizzi generali della Direttiva, riadattarle alla propria realtà interna, tenedo conto dell’assetto legislativo esistente e dei compiti e funzioni di quelle parti della pubblica amministrazione coinvolte dall’introduzione e implementazione della normativa europea.
Guardando quindi alla 81/08 e confrontandola con la EC 1137/2008 di cui è figlia, non si può non osservare come il TUS - Testo Unico Sicurezza - accolga perfettamente nella sua impostazione l’indicazione di Bruxelles e sotto molti aspetti si riveli positivamente ancor più stringente nei principi a garanzia e tutela della sicurezza del lavoratore.
Purtroppo anche qui, come di frequente avviene in gran parte dell’assetto legislativo del nostro Paese, sono poi le regole attuative che spesso diventano inutilmente complesse e farraginose. Senza entrare nello specifico basterebbe sottoporre uno qualsiaisi dei vari aspetti controversi della 81/08 e delle successive integrazioni derivanti da circolari e atti della Conferenza Stato-Regioni come quesito a diversi organi di vigilanza, distribuiti su tutto il territorio nazionale, per ottenere da ciascuno di essi, differenti risposte e interpretazioni, spesso contraddittorie tra loro.
A distanza di sei anni dalla sua introduzione sarebbe quindi auspicabile un’opera di armonizzazione e razionalizzazione della 81/08 e delle sue successive modifiche e integrazioni.
Ciò consentirebbe alle istituzioni di controllo e vigilanza, al mondo del lavoro e delle imprese e ai professionisti della formazione e della consulenza di operare con maggiore sinergia e chiarezza di prassi da adottare.
E’ troppo chiedere al Legislatore un’opera di rivisitazione con questi obiettivi?
Non credo, ne guadagnerebbero in primis imprese e lavoratori, oggi avvolti in un vespaio di norme nazionali, regolamenti regionali, atti della Conferenza Stato-Regioni, in cui non è facile raccapezzarsi, ma ne avrebbe grande beneficio anche chi, per ruolo istituzionale, è chiamato quotidianamente a verificare che la 81/08 sia applicata puntualmente nelle attività lavorative, avendo finalmente a disposizione un quadro normativo a cui riferirsi armonico e semplificato.
E’ ora.