Il Blog di Impresa 8108
I contenuti minimi per una corretta compilazione del Piano Operativo di Sicurezza.
Il Piano Operativo di Sicurezza - POS - svolge un ruolo cruciale per garantire la sicurezza sul lavoro all'interno di un cantiere edile.
In questo articolo, esploreremo nel dettaglio cos'è un Piano Operativo di Sicurezza, chi è responsabile della sua redazione, quando è obbligatorio, e quali sono i contenuti minimi che deve includere.
Il Piano Operativo di Sicurezza è un documento obbligatorio per tutte le imprese esecutrici di un cantiere temporaneo o mobile, comprese le imprese subappaltatrici.
Contiene tutte le procedure da adottare per prevenire il rischio di infortuni e tutelare la salute dei lavoratori.
Nel POS sono incluse tutte le informazioni dettagliate riguardanti i seguenti aspetti:
organizzazione del cantiere;
esecuzione dei lavori;
macchine e attrezzature utilizzate;
procedure operative;
misure di sicurezza da applicare.
La sua redazione deve avvenire prima dell'avvio dei lavori in cantiere, ed essere specifica per ogni unità produttiva.
I contenuti minimi da inserire nel POS sono definiti nell'allegato XV del D.Lgs. 81/08 e comprendono:
dati identificativi dell’impresa che sarà responsabile dell'esecuzione dei lavori;
descrizione delle attività e delle singole lavorazioni che verranno svolte dall’impresa e dai lavoratori;
specifica delle mansioni di ogni lavoratore presente in cantiere;
descrizione dell’attività di cantiere, comprensiva di modalità organizzative e turni di lavoro;
elenco di macchine e attrezzature che saranno impiegate durante le lavorazioni, con descrizione delle specifiche tecniche e delle modalità d'uso;
elenco dei prodotti e delle sostanze utilizzate con la relativa scheda di sicurezza;
valutazione dei rischi specifici del cantiere e delle misure adottate per prevenire incidenti e proteggere la salute dei lavoratori;
procedure di emergenza, comprese le misure di primo soccorso e antincendio;
elenco dei Dispositivi di Protezione Individuale forniti ad ogni lavoratore presente in cantiere con le relative istruzioni per l'uso;
documentazione relativa alla formazione dei lavoratori.
Il compito di redigere il POS rientra, come previsto dall’Art. 89 del D.Lgs. 81/08, tra gli obblighi del datore di lavoro dell’impresa esecutrice, che opera all'interno del cantiere.
È responsabilità del datore di lavoro tenere conto della valutazione dei rischi e delle norme di sicurezza applicabili per redigere il POS in modo completo e accurato. Tuttavia, il datore di lavoro può avvalersi del supporto di professionisti specializzati, come il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione - RSPP.
Le disposizioni riguardanti la firma e la data certa del POS sono analoghe a quelle previste per il Documento di Valutazione dei Rischi - DVR. Solitamente, il documento è firmato dal datore di lavoro, ma possono essere presenti anche le firme del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza - RLS, del RSPP e del Medico Competente.
Una volta redatto, il documento va presentato al Coordinatore della Sicurezza almeno 15 giorni prima dell'ingresso in cantiere, che dovrà verificarne la correttezza e l'idoneità.
Nel caso in cui siano presenti imprese subappaltatrici il documento dovrà invece essere consegnato almeno 30 giorni prima dell’ingresso in cantiere.
Il POS è obbligatorio per tutte le imprese che operano all'interno di cantieri, inclusi quelli temporanei o mobili.
La normativa stabilisce che il POS deve essere redatto per ogni cantiere, e deve essere disponibile prima dell'inizio dei lavori.
Sono esclusi dall’obbligo di compilazione del modello:
lavoratori autonomi che svolgono il proprio lavoro tramite Partita IVA.
tutte le aziende pubbliche, o in caso di appalto pubblico in presenza di unica impresa.
La mancata o irregolare elaborazione del POS può comportare per il datore di lavoro una multa dai 3.000 ai 15.000 Euro, l’arresto e la detenzione fino ad un massimo di otto mesi, oltre che l’annullamento e l’immediata cessazione dei lavori.
Il POS deve essere aggiornato in caso di modifiche significative alle condizioni di lavoro o al cantiere stesso. Ad esempio, se vengono introdotte nuove attività, nuove attrezzature o se cambiano le modalità operative.
Inoltre, il Piano Operativo di Sicurezza deve essere nuovamente esaminato almeno una volta all'anno, per verificarne l'efficacia e apportare eventuali modifiche o integrazioni.
Il POS semplificato rappresenta una soluzione pratica ed efficace per le aziende che desiderano conformarsi agli obblighi normativi in materia di sicurezza sul lavoro, in modo più agevole.
La possibilità di utilizzare un modello standardizzato è stata introdotta dal Decreto Interministeriale del 9 settembre 2014, per agevolare soprattutto i cantieri di piccole dimensioni o le attività a basso rischio.
Il POS semplificato si distingue per la sua struttura semplice e accessibile, che mira a semplificare il processo di redazione e di comprensione delle procedure di sicurezza, oltre che dei rischi presenti sul luogo di lavoro.
È importante sottolineare che la semplificazione non deve compromettere la sua efficacia. Pur essendo più conciso rispetto alle versioni più dettagliate, il POS semplificato deve comunque garantire la piena copertura dei rischi specifici dell'attività lavorativa e la corretta adozione delle misure di prevenzione necessarie.
Tra gli elementi essenziali che deve contenere il POS semplificato ci sono:
indicazione delle figure e dei ruoli principali responsabili della sicurezza;
indicazione delle misure di prevenzione e protezione adottate;
direttive operative per attuare tali misure;
indicazione dei Dispositivi di Protezione Individuali - DPI.
La scelta di utilizzare questo modello non è vincolata al tipo di azienda o cantiere, ma è una decisione discrezionale del datore di lavoro.
Se hai bisogno di supporto per l’elaborazione del POS per la tua azienda, contatta i nostri consulenti esperti in sicurezza sul lavoro.