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Nei giorni scorsi, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo contenente la "Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, e l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del medesimo regolamento (UE) n. 1169/2011 e della direttiva 2011/91/UE".
Il decreto definisce un quadro sanzionatorio di riferimento unico per la violazione delle norme sulla trasparenza delle informazioni sugli alimenti a tutela dei consumatori.
A livello nazionale vi sarà, quindi una applicazione uniforme e coerente delle sanzioni.
Sanzioni
Chi ha la responsabilità delle informazioni sui prodotti alimentari, può ricevere sanzioni di natura amministrativa da 2mila a 40mila euro. Nel dettaglio, la violazione delle norme relative alle specifiche su natura, identità, proprietà, composizione, quantità, durata di conservazione, paese d’origine o di provenienza, metodo di fabbricazione o produzione, comporterà sanzioni tra 3mila e 24mila euro. In caso di mancata indicazione di allergeni in etichetta e di messa in vendita degli alimenti oltre la data di scadenza, si prevedono sanzioni fino a 40mila euro.
Il decreto ha individuato quale autorità competente per irrogare le sanzioni amministrative l’ICQRF, Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Consulta il Regolamento UE n. 1169/2011
DECRETO LEGISLATIVO 15 dicembre 2017, n. 231