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Infortuni sul lavoro: nuovo disegno di legge introduce il reato di “omicidio sul lavoro”


Infortuni sul lavoro: nuovo disegno di legge introduce il reato di “omicidio sul lavoro”

Inasprire la normativa in merito alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro inserendo nel codice penale due nuovi reati: quello di omicidio sul lavoro e quello di lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime.

Questo è l’obiettivo del nuovo disegno di legge presentato al Senato dal parlamentare Giovanni Barozzino (SI-Sel).

I dati dell'osservatorio indipendente di Bologna sugli infortuni sul lavoro e le malattie professionali riportano numeri considerevoli: 641 morti sul lavoro soltanto nel 2016, che aumentano fino a 1.400 se si considerano quelle avvenute sulle strade e in itinere.

Il nuovo articolo 589-quater c.p. contiene il reato di omicidio sul lavoro la cui gravità varia in relazione al grado di colpa e alle violazioni delle norme in materia di sicurezza.

 

 

Il disegno di legge prevede la seguente suddivisione delle pene:

  • reclusione da 2 a 7 anni per l'omicidio commesso in violazione delle norme sugli infortuni sul lavoro e malattie professionali, con possibilità di aggravio della pena nel caso in cui il datore di lavoro non assolva alla valutazione dei rischi e alla nomina di un responsabile sicurezza e prevenzione;

  • reclusione da 5 a 10 anni nel caso in cui la morte sia causata dalla messa a disposizione del lavoratore di strumenti non conformi alla normativa nazionale ed europea;

  • reclusione da 8 ai 12 anni per la morte del lavoratore provocata dalla violazione delle norme in materia di sostanze pericolose e agenti biologici.

 

L’articolo 589-quinquies c.p, invece, introduce il reato di "lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime" previsto nel caso in cui il datore di lavoro, per colpa, causi a un lavoratore una lesione personale dovuta all’ inadempienza delle norme sugli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali; in questo caso la pena prevede la reclusione da tre mesi ad un anno per le lesioni gravi e da uno a tre anni per le lesioni gravissime.

Così facendo, secondo il parlamentare Giovanni Barozzino (SI-Sel), si andrebbe a soddisfare il bisogno di una punizione più severa nei confronti di chi sul lavoro cagiona la morte di vittime innocenti, per distrazione, disinteresse, o peggio per un'assoluta non curanza delle normative sul lavoro dimostrando di dare la precedenza ad altri interessi e valori rispetto alla tutela massima della vita umana in ogni manifestazione sociale".

 





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